30/03/17

Inspirare e assaporare l’orgasmica gioia

Inspirare e assaporare l’orgasmica gioia



Adoro quei momenti in cui sei mentalmente al top, attivo, felice e grato al mondo (nel mio caso al Signore, ma generalizzo, per venire incontro ad ogni credo e religione per la quale sono dell’idea che ognuno sia libero di credere a ciò che vuole).
Magari se ci pensi sei pieno di casini però, in quel momento, non esiste nulla, sei felice per come sia andata la mattina, sei ottimista per il resto della giornata, sprizzi gioia perché la tipa che ti interessa dimostra reciproco feeling (o almeno così ti sembra), ti ritrovi ad apprezzare anche le più piccole cose, fiori, animali, gesti, tramonti e albe, tutto. Cose che magari quotidianamente ignori, per pigrizia o perché talmente immerso nel vivere, orientato al raggiungimento dello scopo del momento, che tutto ciò che ti circonda è invisibile, superfluo e scontato.
Scontato già, quante cose do (diamo?) per scontate, raramente apprezziamo ciò che siamo, il fatto di esserci, essere vivi, essere in un pianeta che svolge delle attività incredibili ogni millesimo di secondo, però noi diamo per scontato questa ciclicità divina.
Non ci frega di nulla.
ZERO.
E’ più importante pensare ad una moltitudine di cose futili, vergognosamente stupide, cose ignobili a cui diamo un valore spropositato e incommensurabile, per poi rimanere del tutto inespressivi ad un avvenimento unicamente incredibile come un prato fiorito correlato di un’infinità di vita, ecosistemi e biodiversità al suo interno.
Possiamo restare smarriti per interi minuti davanti ad un monumento, costruzione o quadro creato da nostri simili - che per carità nulla da togliere al genio che lo ha realizzato – però allo stesso modo il nostro sguardo vaga indifferente e annoiato dinnanzi a meraviglie naturali di incommensurabile bellezza.
Questo post è quindi un consiglio per tutti, per me stesso in primis, ma per voi tutti cari fratellini…

OSSERVIAMO….CAPTIAMO…APPREZZIAMO….ASSAPORIAMO…GUSTIAMO

Tutto quello che ci circonda, non restiamo nelle vacue e caotiche città circondati da orripilante caos a respirare cemento (citando il grande Adriano Celentano ne “i ragazzi della via Gluck”) usciamo dal perimetro artificiale delle nostre città (o paese nel mio caso), andiamo oltre, dove non esiste cemento dove anche le strade sono composte da semplice terra e non da orripilante catrame nero. Concediamoci una giornata in compagnia del silenzio dai rumori cittadini e riempiamoci il cuore e l’anima delle melodie viscerali della natura, uccelli, insetti, il vento…ricarichiamo il nostro ego di energie positive.
Esterniamo dalla nostra mente ogni singolo pensiero, il nostro corpo deve eseguire ogni impercettibile movimento in perfetto sincrono con la mente e quest’ultima, per una volta, che sia sottomessa dai pensieri del corpo. Respiriamo a pieni polmoni quell’aria pura, quei profumi ancestrali, rubiamo e facciamo nostra quell’essenza vitale pura.
I secondi trascorreranno lenti da sembrare ore, ogni respiro sarà profondo come non pensavamo possibile e l’espiro che seguirà sarà l’espulsione di tutta l’oppressione, rabbia, paura, nero sudiciume che ci portiamo dentro da anni. Inspiriamo luce ed espiriamo oscurità. Chiudiamo gli occhi e ripetiamo quest’operazione per tutto il tempo che ci serve, non temiamo ritardi, appuntamenti, mogli, mariti, amici… nulla.
Siamo solo noi.
Sentiamo il flusso del respiro che entra e percorre il nostro corpo in ogni piccola cavità, riempie i polmoni, le gambe, le braccia, la testa, le vene, i capillari, ogni singola cellula e ogni nostra più piccola parte viene scandagliata e purificata. Assisterete ad un alleggerimento di tutto il nostro corpo, le tensioni muscolari saranno dissolte, il battito del nostro cuore sarà lento, ritmico, maggiormente armonioso. I più sensibili potranno addirittura ritrovarsi con le lacrime agli occhi a testimoniare non angoscia, dolore o altro bensì l’esatto opposto, gioia, appagamento e una liberazione totale del corpo, della mente e dell’anima.
Prendiamoci il nostro tempo, prendiamoci delle pause e riscopriamo noi stessi. Un passo alla volta, un centimetro alla volta raggiungeremo il nostro equilibrio emotivo, mentale e fisico.
Buona Vita fratellini